Sconto in fattura e cessione del credito per interventi edilizi “ordinari”( oltre al Superbonus )

Tra le novità più importanti, introdotte con il Decreto Rilancio in ambito fiscale-edilizio, c’è sicuramente l’estensione anche ad altre fattispecie d’intervento (oltre al Superbonus 110%), della facoltà di optare, in luogo della “tradizionale” detrazione fiscale, per lo “Sconto in fattura / Cessione del credito”.

Tale agevolazione, già prevista in passato per alcune fattispecie precise di opere edilizie, è stata resa pressoché “trasversale” dall’Art. 121 Legge 77/2020 ( conversione del Decreto Rilancio ), ampliando la platea degli interventi  edilizi per i quali il contribuente può esercitare le due opzioni:

  • Sconto in fattura 

In questo caso l’importo che sarebbe portato “tradizionalmente” in detrazione dal contribuente, viene “scalato” direttamente dal corrispettivo dovuto all’esecutore che ha effettuato i lavori e/o le forniture di beni. Quest’ultimo avrà quindi facoltà di recuperare la somma scalata dal proprio avere, sotto forma di “credito d’imposta”, oppure optare per l’ulteriore cessione del credito ad altri soggetti, compresi istituti di credito e altri intermediari finanziari.

  • Cessione del credito

In questo caso l’importo della detrazione spettante viene “trasformato” in credito d’imposta e ceduto ad altri soggetti diversi dagli esecutori delle opere e fornitori dei materiali, con possibilità di successive cessioni ad altri soggetti, compresi istituti di credito e altri intermediari finanziari, con la possibilità per questi di cedere ulteriormente il credito.

Per quali lavori…

L’opzione può essere esercitata relativamente alle detrazioni spettanti per le spese sostenute dal contribuente per gli interventi di:

Si tratta, in particolare, degli interventi di manutenzione straordinaria, di restauro e risanamento conservativo e di ristrutturazione edilizia effettuati sulle singole unità immobiliari, nonché, oltre a tutti i precedenti interventi, anche quelli di manutenzione ordinaria effettuati sulle parti comuni degli edifici, tutti ricadenti nel Cd. “Bonus ristrutturazioni”;

  • Riqualificazione energetica degli edifici 

Ricadono in questa fattispecie particolari interventi che comportano un miglioramento della prestazione energetica di un immobile, i quali sono rientranti nel Cd. “Ecobonus” . Tra questi rientrano, a titolo esemplificativo ma non completamente esaustivo: la sostituzione degli impianti di riscaldamento o delle finestre comprensive di infissi, gli interventi sulle strutture o sull’involucro degli edifici, nonché quelli finalizzati congiuntamente anche alla riduzione del rischio sismico;

  • Recupero o restauro della facciata degli edifici esistenti

comprendono i lavori  finalizzati al recupero o restauro della facciata esterna degli edifici, ivi inclusi quelli di sola pulitura o tinteggiatura esterna, per i quali spetta il Cd. Bonus Facciate introdotto dalla Legge di Bilancio 2020;

  • Installazione di impianti fotovoltaici
  • Installazione di colonnine per la ricarica dei veicoli elettrici

 

Importante sapere che…

  • l’opzione di cessione/sconto in fattura può essere esercitata anche in relazione a ciascun stato di avanzamento lavori

 

Come procedere per esercitare l’opzione di cessione del credito?

La operazione di cessione del credito deve essere oggetto di specifica comunicazione all’Agenzia delle Entrate attraverso apposita procedura telematica denominata “Piattaforma cessione crediti”, che sarà disponibile a partire dal 15 Ottobre 2020 sul sito dell’Agenzia stessa. L’adempimento potrà essere effettuato direttamente dal beneficiario della detrazione oppure attraverso un intermediario fiscale abilitato ( commercialista, consulente del lavoro, CAF, etc. )

E’ importante tener presente che detta comunicazione deve esser fatta entro il 16 marzo dell’anno successivo a quello in cui sono state sostenute le spese che danno diritto alla detrazione ceduta.

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