Spazio in casa cercasi? Guarda queste soluzioni…

Lo spazio in casa non basta veramente mai e soprattutto se abiti in un piccolo appartamento, magari sprovvisto di locale ripostiglio dedicato, questo potrebbe essere il tuo problema più grande.

Fortunatamente esistono diverse soluzioni tecniche che possono risolvere o quantomeno migliorare molto questo deficit funzionale, ed oggi con questo articolo andrò ad illustrarne una molto interessante.

Sicuramente avrai già dato una sbirciatina alla foto affianco ed avrai già capito di cosa sto per parlarti…

Il ripostiglio aereo

Forse non ci avevi mai pensato o forse lo avevi fatto ma il tuo desiderio di realizzarlo era stato sopraffatto dal pensiero di dover  sostenere una spesa ed un disagio per i lavori di grande impatto (niente di tutto questo credimi e tra poco scoprirai il perchè).

Realizzare un ripostiglio aereo è una cosa abbastanza facile, anche in fai da te se sei dotato di un po’ di manualità e disponi di una giornata di tempo da dedicare all’operazione.

In questo caso l’idea è quella di sfruttare al massimo il volume che hai a disposizione nella tua casa (ma può essere tranquillamente qualsiasi altro tipo di locale, es. ufficio, negozio, etc.) andando a utilizzare una porzione del medesimo, quella più prossima al soffitto, che generalmente rimane sempre inutilizzata.

La soluzione consiste nel realizzare un piccolo “palco” (cioè un ripiano costituito da una serie di assi e travi fra loro connesse) poco al di sotto del solaio di soffitto, generalmente racchiuso verticalmente tra pareti esistenti e con un lato a vista nel quale è collocata una piccola apertura di accesso dotata o meno di sportelli.

La struttura di sostegno del tipo “a telaio” realizzata “in opera”, può essere eseguita principalmente in due modi: quello più tradizionale con profili in legno di adeguata sezione sagomati a misura e tra di loro interconnessi  con incastri e/o idonee ferramenta e viterie , ovvero, nella soluzione più professionale, mediante profili metallici in lamiera zincata (quelli comunemente impiegati per realizzare le strutture di supporto in cartongesso), tra di loro collegati con apposite viti autoperforanti.

Il primo passo è sempre quello di realizzare ed ancorare il telaio perimetrale alle murature del locale ove si intende costruire l’accessorio: tale operazione può essere eseguita impiegando i tradizionali tasselli ad espansione (mi raccomando quelli metallici per carichi pesanti, non quelli più comuni in nylon!) oppure mediante barre filettate “inghisate” alla muratura utilizzando un sistema con “ancorante chimico”, una speciale resina che si inietta nei fori con le comuni “pistole” per silicone, utilizzando appositi tasselli a rete che diffondono il prodotto nella muratura e che ospitano la barra di sostegno (IMPORTANTE! La scelta del sistema di ancoraggio sarà in dipendenza della tipologia della muratura su cui avverrà l’ancoraggio).

Una volta creata la struttura perimetrale e ancorati i traversi di sostegno, potrà essere realizzato il piano di posa, ove saranno poi riposte le suppellettili: anche in questo caso è possibile realizzare il ripiano in legno, lastre di compensato o doghe (il mio consiglio è quello di utilizzare le doghe ad incastro di spessore almeno 25 mm, meglio sp. 32 mm – ma questo in dipendenza della distanza tra gli appoggi e del carico che dovrà sostenere), oppure, se la decisione è quella di realizzare l’intera struttura in cartongesso, sarà possibile impiegare le lastre rinforzate in cartongesso (di questo particolare prodotto ne parlo in questo articolo Cartongesso: soluzione facile, veloce, versatile).

Il palco potrà essere poi completato con un pannello inferiore di rivestimento  (da realizzarsi sempre con lastre di compensato o cartongesso) a nascondere l’intelaiatura portante, oppure in alternativa lasciare la struttura di sostegno “a vista” come nel video di esempio gentilmente fornitemi da Massimo Ceppatelli che ha eseguito con precisione e maestria il proprio ripostiglio aereo realizzandolo interamente in legno con travicelli di sostegno a vista.

Come già detto l’accesso al volume accessorio può essere creato a seconda della configurazione, ex novo sulla parete verticale che prospetta il locale sottostante, oppure tagliando “a misura” la muratura di un locale adiacente (in questo caso, mi raccomando, la parete non deve essere di tipo portante) eventualmente collocandovi un infisso di chiusura: da chiarire che quest’ultima operazione richiede però un po’ più di perizia e manualità, oltre a comportare certamente un maggior disagio in termini di produzione di polvere e residui di demolizione.

Un’altra alternativa a tal riguardo, è quella di realizzare l’accesso direttamente dal locale ove viene realizzato il ripostiglio aereo attraverso una botola collocata in corrispondenza del palco, magari dotata di scala retrattile integrata (comunemente disponibili in commercio a costi accessibili), al fine di rendere l’accesso più comodo e agevole rispetto alla tradizionale scala domestica portatile.

Oltre all’aspetto prettamente funzionale il nuovo spazio accessorio può costituire al contempo motivo di impreziosimento estetico per la casa.

Questo può avvenire, per esempio,  andando a posizionare alcuni faretti incassati nell’intercapedine tra la lastra di rifinitura e il piano di posa (consiglio i faretti con luci a Led per due motivi: il risparmio energetico, ma soprattutto perchè non scaldano come quelli alogeni – in questo caso ciò può costituire pericolo di incendio in caso di surriscaldamento del corpo lampada in intercapedini molto ristrette come in questo caso) o in alternativa un altro tipo di illuminazione tecnica, come lo strip led (è un nastro di luci a led stampati con circuito continuo a bobina) in modo dare un “tocco di classe” anche sotto il profilo estetico appunto.

Esistono anche soluzioni tecnologiche molto particolari ed interessati…

E’ il caso di sistemi di ripostiglio “non convenzionali” come quello brevettato dalla Tecnosoffitti di Genova che prevede la possibilità di realizzare artigianalmente e “su misura” veri e propri “ripostigli a scomparsa” nel controsoffitto, in questo caso una scarpiera che può essere abbassata e sollevata elettricamente all’occorrenza, attraverso un meccanismo azionato tramite un normale modulo di comando da inserire nei tradizionali punti interruttori, come quelli per accendere e spegnere le luci di casa per intenderci.

Certamente quest’ultima soluzione è “un altra cosa” rispetto al tradizionale ripostiglio aereo, sia in termini di complessità che di costi di realizzazione, ma d’altra parte certe ideazioni artigianali, è giusto che siano pagate anche per la loro particolarità ed unicità.

Ci sono vincoli da rispettare nella realizzazione di un ripostiglio aereo?

Certamente si.

Anzitutto è bene tener di conto che esistono dei requisiti minimi di altezza da rispettare al fine di non far venire meno il requisito di abitabilità dei locali (DM 05/07/1975) per cui valgono i seguenti minimi in funzione del tipo di locale:

  • locali principali (soggiorno, sala, cucina, camere, studio, etc.) nei quali l’altezza utile minima da rispettare è pari ad almeno 270 Cm;
  • locali accessori (ingressi, corridoi, disimpegni, ripostigli, bagni, etc.) nei quali l’altezza utile minima si riduce ad almeno 240 Cm;

Non sono consentite deroghe ai suddetti valori salva l’ipotesi in cui si parli di recupero dei sottotetti ai fini abitativi per cui invito il lettore a consultare questo articolo Il recupero ai fini abitativi del sottotetto (in Toscana).

Pertanto, onde poter realizzare un ripostiglio aereo, andrà effettuata una circostanziata valutazione, in funzione dell’altezza del locale specifico e dello spessore che richiederà il ripiano, al fine di poter ricavare uno spazio di ripostiglio sufficientemente capiente in altezza (generalmente risulta inopportuno scendere sotto i 50 cm di altezza per ovvi motivi pratici).

Detto questo, generalmente per ricavare ripostigli aerei è preferibile sfruttare i locali che consentono un altezza abitabile ridotta (ingressi, corridoi, disimpegni, ripostigli, bagni, etc.), in modo da poter massimizzare l’altezza del nuovo volume di stoccaggio.

Un altra considerazione di cui tener di conto è quella di ordine strutturale in ossequio alla normativa sismica vigente.

Sotto tale profilo sono da rispettarsi le seguenti condizioni:

  • il palco dovrà essere realizzato con elementi di tipo leggero (avente peso proprio inferiore ai 100 Kg/mq);
  • il manufatto non dovrò comportare alcuna opera che vada ad interessare le strutture portanti esistenti;
  • lo spazio ricavato potrà essere chiaramente accessibile per riporvi oggetti di peso modesto ma non presentare caratteristiche di praticabilità  (cioè la calpestabilità ed il transito anche temporaneo di persone), in quanto in questo caso sconfineremo nel ben più conosciuto “soppalco”.

E’ necessario un titolo abilitativo ed altri adempimenti per costruire un ripostiglio aereo?

Anche in questo caso la risposta è affermativa.

Trattandosi della costruzione di una controsoffittatura (sebbene in certi casi più vicina ad un arredo e facilmente removibile – vedi soluzione in legno), il manufatto comporta una modifica comunque rilevante, sia per quanto concerne l’aspetto edilizio, inquadrandosi come intervento di “straordinaria manutenzione”, sia per quanto riguarda quello catastale.

Pertanto, nel caso in cui si decidesse di procedere con la realizzazione di un ripostiglio aereo sarà necessario predisporre preventivamente all’inizio dei lavori una comunicazione d’inizio lavori asseverata (CILA), procedimento edilizio che ho già trattato ed approfondito in questo articolo Piccole opere edilizie: quali adempimenti sono necessari? a cui rimando per i necessari approfondimenti.

Una volta terminato il lavoro occorrerà quindi procedere con il deposito della denuncia di aggiornamento catastale, in modo da allineare la planimetria depositata con la nuova configurazione (vi sarà ovviamente la modifica dell’altezza del locale in cui si è realizzato il ripostiglio che dovrà essere rappresentato a margine), ed eventualmente procedendo all’aggiornamento della rendita catastale nel caso in cui, effettuati i necessari conteggi del caso, il nuovo spazio comportasse un incremento del numero dei vani preesistenti.

Conclusioni

La soluzione “ripostiglio aereo” costituisce una valida alternativa alla creazione di un ripostiglio tradizionale avendo il vantaggio di non dover andare a sacrificare (in tutto o in parte) uno spazio esistente già dedicato ad altro scopo: sfruttare l’altezza diviene quindi la “mossa” più intelligente e funzionale soprattutto se si dispone di un’abitazione molto piccola e/o con soffitti abbastanza alti.

Se poi ci trovassimo in presenza di soffitti molto alti, allora in alternativa al ripostiglio aereo potrebbe essere valutata l’opportunità di optare per un più comodo soppalco, che presenta la medesima funzionalità del suddetto, ma che si differenzia dal primo, come già accennato, per il fatto di costituire una superficie praticabile ed in taluni casi anche abitabile.

Per approfondire quest’ultimo caso invito il lettore a consultare la recente pubblicazione Soppalco: quando lo spazio si ricava in altezza…

______________

Se questo articolo ti è piaciuto ti invito a mettere “Mi piace” o a lasciare un commento.
Ti invito anche ad iscriverti al Gruppo Fb Saperecasa per restare sempre aggiornato sulle novità del blog.

Add a Comment

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.